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Dal territorio al transterritorio: sobornost, globalizzazione e funzione territoriale complessa

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    Esplora geologiavventurosa
  • 3 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 4 ott

Autore: Nicola Rosso Borghero - SOBORNOST - 03/09/2025

DOI: 10.17605/OSF.IO/AP49Z

semantic peer review: PR-20251003-141928-202


Abstract -


Il presente contributo esplora il concetto di territorio come sistema complesso, al crocevia tra geologia, geografia, economia e fenomenologia sociale. Attraverso l’introduzione del concetto filosofico di sobornost e l’analisi dei processi di globalizzazione e liberalizzazione degli ultimi trent’anni, si mostra come i sistemi territoriali abbiano subito un processo di trans-disegregazione. Tale fenomeno produce la transizione dal territorio naturale, inteso come unità geosociale coesa, al transterritorio, configurazione spaziale ibrida e deterritorializzata. Viene proposta una funzione territoriale complessa, di natura descrittiva, che consente di modellizzare le dinamiche di interazione tra globalizzazione, economia, cultura e coesione comunitaria.

Introduzione

Il concetto di territorio è stato a lungo considerato dalla geografia come spazio fisico delimitato e caratterizzato da una configurazione geomorfologica specifica. Raffestin (1980) ha sottolineato come il territorio derivi dalle relazioni di potere esercitate dallo spazio, mentre Sack (1986) ha offerto una prospettiva storica e teorica sul concetto di territorialità umana. Più recentemente, geografi e urbanisti hanno evidenziato la natura multidimensionale del territorio, risultato dinamico dell’interazione tra dimensioni naturali, culturali, economiche e politiche (Harvey, 2001; Magnaghi, 2000). All’interno di questo quadro, il concetto di sobornost – elaborato da Aleksei Khomyakov (1839/1867) – introduce una prospettiva peculiare: quella della coesione organica e spirituale delle comunità.


Quadro teorico -


Nella letteratura geografica e filosofica, il territorio è inteso come una costruzione multidimensionale. Raffestin (1980) lo concepisce come risultato delle relazioni tra società e spazio; Magnaghi (2000) lo interpreta come bene comune che sedimenta nel tempo processi storici, economici e culturali; Lefebvre (1974) parla di produzione dello spazio come atto sociale e politico. La dimensione naturale, tuttavia, non può essere trascurata. Processi geologici e geomorfologici definiscono la materialità dei territori, fungendo da substrato per le dinamiche sociali e culturali (Claval, 2007). Il concetto di sobornost integra questa prospettiva ponendo l’accento sulla coesione comunitaria: il territorio non è soltanto materia e risorsa, ma spazio vissuto e condiviso (Khomyakov, 1839/1867).


Discussione -


Si propone una funzione territoriale complessa, espressa in forma descrittiva, secondo cui il territorio (T) è il risultato dinamico delle interazioni tra quattro variabili fondamentali: globalizzazione (G), economia e investimenti (E), cultura e tradizioni (C), sobornost o coesione comunitaria (S).


- T = f(G, E, C, S) -


Quando G ed E superano in intensità la capacità rigenerativa di C e S, si genera un processo di trans-disegregazione: il territorio naturale entra in crisi e perde la propria coerenza interna. Il risultato di tale processo è la nascita del transterritorio, configurazione spaziale che si colloca al di là del territorio tradizionale. Il transterritorio si manifesta come spazio ibrido, fluido e reticolare, dominato da logiche transnazionali e globali. La metamorfosi da territorio a transterritorio è paragonabile, per analogia geologica, a una trasformazione metamorfica.


Conclusioni -


Il territorio contemporaneo si configura come un sistema in transizione. Da un lato, permane la sua dimensione naturale, geologica e geomorfologica, che ne ancora l’esistenza alla materialità dello spazio. Dall’altro, la pressione dei processi globali e delle politiche neoliberali ne disarticola la coerenza, generando trans-disegregazione e dando vita a nuove forme spaziali. La funzione territoriale complessa consente di sintetizzare le dinamiche che determinano questa metamorfosi. Il passaggio dal territorio al transterritorio implica un ripensamento radicale delle categorie geografiche e filosofiche con cui siamo soliti descrivere lo spazio.



Bibliografia parziale


- Claval, P. (2007). La géographie culturelle (3e éd.). Paris: Armand Colin.


- Harvey, D. (2001). Spaces of capital: Towards a critical geography. New York, NY: Routledge.


- Khomyakov, A. S. (1867). Theological works of Aleksei Stepanovich Khomyakov (E. R. Palmer, Trans.).


- London: Rivingtons. (Opera originale pubblicata nel 1839).


- Lefebvre, H. (1974). La production de l’espace. Paris: Anthropos.


- Magnaghi, A. (2000). Il progetto locale: Verso la coscienza di luogo. Torino: Bollati Boringhieri.


- Raffestin, C. (1980). Pour une géographie du pouvoir. Paris: Librairie des Méridiens.


- Sack, R. D. (1986). Human territoriality: Its theory and history. Cambridge: Cambridge University Press.


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